Washington: il Governo Usa,”mutato contesto strategico.Nuove armi da guerre stellari”

SOMMERGIBILE North Dakota (SSN-784) GENERAL ELECTRIC

Nella foto:Sommergibile North Dakota (SSN-784) della General Electric

Washington, 11 settembre 2014 – L’opinione pubblica statunitense e’ completamente all’oscuro del nuovo corso che Governo Usa ha intrapreso per affidarsi a nuove e piu’ efficaci armi di difesa ed offesa.Un caso,per citare un esempio di pochi mesi fa traendo in inganno anche moltissimi media a stelle e strisce che hanno pubblicato una foto con la sagoma di un sommergibile dalle forme non usuali da quelle della US Navy. I titoli a sei colonne annunciavano di un misterioso sommergibile che navigava a pelo d’acqua per carpire chissa’ quali segreti. Il sommergibile in questione ha effettivamente una sagoma diversa,con la torretta costruita quasi sulla prua e il resto dello scafo completamente libero.Si tratta di um sottomarino di attacco della classe Nort Dakota. Nel discorso al Global Security Forum del Centro per gli Studi Strategici e Internazionali (CSIS), il segretario alla Difesa statunitense ha detto che il Pentagono ha bisogno di cambiamenti significativi “in ogni aspetto” della difesa. Aveva individuato sei aree d’interesse che guideranno l’importante riforma del Dipartimento della Difesa (DoD)… L’organizzazione delle truppe, l’addestramento militare e l’acquisto di attrezzature verranno rivalutati nella revisione quadriennale della difesa, da presentare al Congresso all’inizio del prossimo anno. “L’obiettivo è garantire che riflettano al meglio i nostri obiettivi nel mutato contesto strategico, la capacità di evoluzione dei nostri alleati e partner, le minacce mondiali reali e le nuove capacità militari delle nostre forze e dei nostri potenziali avversari”, ha detto Hagel nel discorso al think tank CSIS. “Dobbiamo fare in modo che gli scenari emergenti decidano la struttura delle forze, e non viceversa”.
Il DoD deve prepararsi a un futuro in cui le truppe non schierate non saranno addestrate ai livelli attuali. “Potremmo dover accettare la realtà che non ogni unità sarà al massimo grado di prontezza, e una sorta di sistema di prontezza a più livelli è forse inevitabile”, ha detto. Le sei aree d’interesse che determineranno bilancio e pianificazione strategica annunciati, sono:
– Riforma istituzionale. Questa estate Hagel ha annunciato la riduzione del 20 per cento dei bilanci per i comandi di tutti i reparti, a cominciare dall’ufficio del segretario della Difesa.
– Rivalutare la pianificazione delle forze militari. “L’obiettivo”, ha aggiunto, “è garantirsi che riflettano al meglio i nostri obiettivi e il mutato contesto strategico, la capacità di evoluzione dei nostri alleati e partner, le minacce mondiali reali e le nuove capacità militari delle nostre forze e dei nostri potenziali avversari”.
– Preparazione alla sfida di una prolungata prontezza militare. Questa è la responsabilità più alta del dipartimento verso le sue forze, ha detto il segretario, e tuttavia già “abbiamo visto la prontezza di unità non schierate soffrire di addestramento ridotto, ore di volo ridotte, navi non operative ed esercitazioni annullate”.
– Proteggere gli investimenti nei settori militari emergenti, soprattutto cyberspazio, forze speciali e d’intelligence, sorveglianza e ricognizione. “Mentre i nostri potenziali avversari investono in settori più sofisticati cercando di vanificare i vantaggi tradizionali dei nostri militari, tra cui la nostra libertà di azione e di accesso in… tutto il mondo”, ha detto “sarà importante mantenere il nostro decisivo vantaggio tecnologico”.
– Equilibrato mix tra capacità. “In alcuni casi faremo un cambiamento, per esempio, dando priorità a forze militari più piccole, moderne e capaci rispetto a forze più grandi con vecchi equipaggiamenti. Inoltre si favorirà una forza attiva globale e una forza impegnata di presidio”, ha spiegato Hagel.
– Personale e politica di compensazione. “Senza seri tentativi per avere risparmi significativi in tale settore, che oggi consuma circa la metà del bilancio del DoD e che aumenta ogni anno, rischiamo di diventare una forza sbilanciata, ben compensata ma mal addestrata ed equipaggiata, con disponibilità e capacità limitate”, ha detto.
Andando avanti, il dipartimento deve fare scelte difficili in questo settore, al fine di garantirsi una difesa sostenibile per il 21° secolo, ha osservato il segretario. La riforma della pianificazione è una risposta ai vincoli di bilancio, come sottolineato in tutti i commenti sulle questioni militari.

Studio, sperimentazione e servizio
La spesa per gli armamenti degli Stati Uniti sarebbe slittata a causa del sequestro derivante dai problemi finanziari della nazione. Parlando alla Commissione Forze Armate del Senato a febbraio, il presidente del Joint Chiefs of Staff, Generale Martin E. Dempsey ha detto che il sequestro “mette la nazione sotto maggior rischio di coercizione”, e i programmi militari chiave in esecuzione suscitano preoccupazioni tra gli altri attori mondiali. Il 1° maggio 2013, l’X-51A Wave Rider, un velivolo senza pilota sperimentale sviluppato per l’US Air Force, ha volato a più di cinque volte la velocità del suono, in un test al largo della California. Il test ha segnato il quarto e ultimo volo dell’UAV. Questo è un passo avanti nella tecnologia del scramjet che presumibilmente potrà essere usata per compiere attacchi in tutto il mondo entro pochi minuti. Questo era il quarto e ultimo di una serie di test. Il Wave Rider è stato progettato per raggiungere la velocità di Mach 6 ed oltre. Sei volte la velocità del suono, abbastanza veloce per attraversare l’oceano Atlantico e colpire un bersaglio in Europa in meno di un’ora. Molti dettagli del programma sono classificati… Quello che si sa è che l’Air Force continua la ricerca ipersonica ed i successi dell’X-51A daranno un contributo al programma per l’arma d’attacco ad alta velocità attualmente in fase di sperimentazione. La Lockheed Martin ha svelato i piani per l’aereo spia ipersonico SR-72, in grado di volare a velocità ipersonica. È stato progettato utilizzando materiali commerciali, per contenersi a prezzi accessibili nel difficile contesto attuale del bilancio. Guy Norris ha pubblicato su Aviation Week and Space Technology un articolo esclusivo dedicato all’SR-72. Il nuovo aereo avrà all’incirca le stesse dimensioni del Blackbird, ma sarà in grado di volare due volte più veloce. Sarà in grado di avere una velocità di crociera di Mach 6, rendendolo il primo velivolo ipersonico ad entrare in servizio ed essere prodotto. Seguendo il piano ipersonico a lungo termine dell’US Air Force, l’SR-72 è stato progettato per colmare ciò che viene percepito dai pianificatori della difesa come la crescente lacuna nell’intelligence di rapida reazione della pletora di satelliti e piattaforme con e senza pilota subsoniche, destinate a sostituire l’SR-71. Un velivolo che penetra ad alta quota e a Mach 6, una velocità indicata da Lockheed Martin come il “punto giusto” per l’attivazione del volo ipersonico, dovrebbe sopravvivere laddove velivoli, aerei subsonici o supersonici avanzati, furtivi e senza pilota non potrebbero. Il velivolo dovrebbe anche avere capacità opzionali di attacco. La tempistica s’integra anche con il progresso dell’Air Force verso il volo ipersonico, richiedendo sforzi per sostenere lo sviluppo di un’arma d’attacco ipersonica entro il 2020 e di un velivolo da penetrazione per intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), entro il 2030. La scadenza del 2018 è determinata dalla pianificazione dell’arma d’attacco ad alta velocità (HSSW), un programma missilistico ipersonico statunitense avviato dall’Air Force e dalla DARPA. Il Wave Rider corrisponde perfettamente all’SR-72, migliorandone notevolmente la rapida capacità di attacco convenzionale (Prompt Global Strike – PGS), evidentemente andando molto oltre lo scoraggiare gruppi terroristici. L’obiettivo è un’arma formidabile contro le infrastrutture di comando e controllo, così come i siti degli ICBM. La maggiore velocità dell’SR-72 darebbe anche la possibilità di rilevare e colpire bersagli più agili.
Brad Leland, l’ingegnere dela Lockheed che ha diretto le ricerche per sette anni, ha detto che il nuovo aereo offre capacità rivoluzionarie ai militari: un jet bimotore dimostratore che può raggiungere qualsiasi destinazione in un’ora e potrebbe essere sviluppato per meno di un miliardo di dollari in 5-6 anni. Lo scopo dell’SR-72 è fornire agli Stati Uniti non solo una piattaforma ipersonica da ricognizione, ma anche un aereo d’attacco. Secondo Brad Leland, “velivoli ipersonici, accoppiati a missili ipersonici, possono penetrare spazi aerei protetti attaccando quasi qualsiasi luogo in un altro continente, in meno di un’ora”. Nessun nuova tecnologia è necessaria per l’SR-72, così che un velivolo dimostrativo potrebbe volare entro il 2018, e il velivolo potrebbe essere operativo entro il 2030. I dettagli del nuovo aereo spia ipersonico sono emersi dopo che la Lockheed, il più grande fornitore del Pentagono, ha collaborato con il secondo fornitore, la Boeing Co. (BA.N) per sviluppare una proposta per il nuovo bombardiere a lungo raggio del Pentagono. Lockheed, Boeing e altri grandi produttori di armi fanno pressione sul Pentagono per continuare a finanziare nuovi programmi per lo sviluppo di aeromobili, nonostante i grandi tagli alla spesa militare, sostenendo che un ritiro di tali programmi potrebbe minare la superiorità militare degli Stati Uniti in futuro. L’11 dicembre 2012 l’Orbital Test Vehicle Boeing X-37B ha compiuto il suo terzo volo di prova. L’X-37B, una navetta spaziale senza pilota riutilizzabile a decollo verticale ed atterraggio orizzontale, può rientrare nell’atmosfera terrestre e atterrare autonomamente. Il robot può anche regolare la rotta nello spazio invece di seguire la stessa orbita prevedibile, una volta in volo. La permanenza orbitale della navicella è attivata con i pannelli solari che generano energia una volta dispiegati dalla stiva di carico, potendo rimanere in orbita per 270 giorni. L’X-37B è senza dubbio un aereo spia, nonché un modello di prova del futuro “bombardiere spaziale” che potrà distruggere obiettivi dall’orbita. Non può essere escluso che il velivolo stesso possa essere un sistema da bombardamento nucleare, un satellite-tracker o un satellite-killer.
Il 2 novembre la Marina Militare ha battezzato l’undicesimo sottomarino d’attacco nucleare classe Virginia, l’USS North Dakota (SSN 784), a Groton nel Connecticut. I sottomarini classe Virginia hanno migliorate sofisticate capacità stealth e di sorveglianza. I miglioramenti delle loro specialità belliche gli consentono di compiere molteplici tipi di missione. La necessità totale dell’US Navy è di 30 unità della classe. Il North Dakota (SSN-784) da 2,6 miliardi di dollari è il primo previsto degli otto sottomarini Virginia modificato Block III. Vi sono due notevoli cambiamenti dal Block II al Block III. I Block III dispongono di due Multiple All up round Canisters (MAC) nella vela del battello. I tubi MAC possono contenere fino a sei missili d’attacco (TLAM) Tomahawk. I Block III dispongono anche di un nuovo sonar a prua. L’antenna del Large Aperture Bow (LAB) richiede meno componenti e meno manutenzione rispetto ai precedenti sonar dei Virginia. Ulteriori modifiche includono un’efficienza migliorata nella costruzione rispetto ai precedenti due blocchi.

Studio, sperimentazione e servizio
Nell’aprile 2013, l’US Navy ha annunciato lo schieramento del prototipo di un’arma laser nel Golfo Persico. Per la prima volta le navi vengono equipaggiate con un’arma laser in grado di disabilitare motovedette ed accecare o distruggere droni di sorveglianza, come le prove dimostrarono. La marina chiama le sue nuove armi LAWS (che sta per LAser Weapon System, sistema d’arma laser). Un prototipo del laser deve essere installato a bordo dell’USS Ponce, una nave appoggio assalto anfibio convertita che opera da base galleggiante per le operazioni militari e d’assistenza umanitaria nelle acque del Medio Oriente e del sud-ovest asiatico. Il laser sarà operativo il prossimo anno. Molti dettagli sul funzionamento del laser rimangono segreti, come ad esempio la portata del raggio, quanto sia potente o quanta potenza viene utilizzata per generarlo. Ciò che è noto del laser è che è stato progettato per essere un sistema “plug and play” che s’integra con le esistenti tecnologie di puntamento e la rete elettrica a bordo delle navi. Questi fattori rendono l’arma sorprendentemente economica. L’US Navy ha anche altri sistemi in fase di sviluppo destinati ad abbattere droni nemici e da installare sulle navi di superficie. Allo stesso modo, l’esercito statunitense aveva annunciato nel 2011 che compiva ricerche sul Laser-Induced Plasma Channel (LIPC), che può sparare un “fulmine” laser-guidato da 50 miliardi di watt contro un bersaglio.
Il 29 ottobre il caccia della Lockheed Martin Corp. F-35, aveva testato una Guided Bomb Unit-12 (GBU-12) Paveway II lanciandola dal suo vano armi interno mentre volava a circa 8.000 metri di quota, distruggendo un carro armato a terra, aveva dichiarato l’ufficio del programma F-35 del Pentagono. Ci vollero 35 secondi per colpire il bersaglio. “Questa prova di lancio di un’arma guidata GBU-12 indica che per la prima volta l’F-35 è diventato veramente un sistema d’arma“, aveva detto il maggiore dei marine Richard Rusnok, il pilota che aveva guidato l’aereo durante il test. “Rappresenta un ulteriore passo avanti nello sviluppo di questo programma vitale.” Era la prima volta che il jet aveva lanciato un’arma teleguidata contro un bersaglio a terra. Il Corpo dei Marines prevede di iniziare di iniziare ad adottare gli aerei a metà 2015. La GBU-12 fu seguita il 30 ottobre dalle prove di tiro reali presso l’Edwards Air Force Base, con l’impiego di un Advanced Medium Range Air to Air Missile, o AMRAAM, AIM-120. Un test sulla capacità dell’F-35 di sganciare una GBU-32 da 454 kg si terrà il prossimo novembre. Il mese scorso, la versione per la Marina, l’F-35C, ha compiuto il suo primo test di lancio presso la Naval Air Station sul Patuxtent River, nel sud del Maryland, e la versione per l’aviazione, o F-35A, ha compiuto il primo test di sgancio di una bomba dal piccolo diametro GBU-39, da 114 kg. La Lockheed sviluppa tre versioni del nuovo aereo da guerra furtivo per i militari degli Stati Uniti e degli otto Paesi che contribuiscono a finanziarne lo sviluppo: Gran Bretagna, Canada, Turchia, Italia, Norvegia, Australia, Danimarca, Paesi Bassi, Israele e Giappone.
L’azione militare contro la Siria potrebbe essere stata messa da parte, almeno per ora. Ma i comandanti statunitensi spesso vedono i conflitti come un’opportunità per utilizzare la tecnologia sviluppata di recente… Ecco gli ultimi sistemi d’ama che potrebbero essere utilizzati e perché, dalle armi a microonde a quelle informatiche. L’Air Force ha confermato che ha due sistemi anti-agenti chimici nel suo arsenale. La CBU-107 Passive Attack Weapon (PAW), essenzialmente un’arma rivestita con migliaia di aste penetranti senza esplosivo. Progettato per obiettivi in cui il calore potrebbe essere pericoloso, l’idea è che una bomba da 450 kg che disperde migliaia di aste a mezz’aria su una superficie di 60 metri quadrati, può penetrare contenitori di armi chimiche drenandoli sul terreno e minimizzandone la dispersione. La BLU-119/B Crash Pad è esplosiva, per l’opzione rapida. La Crash Pad distrugge i depositi di armi chimiche con esplosivo o shrapnel, e contiene fosforo bianco per incenerire gli agenti chimici.
Il caccia più sofisticato degli Stati Uniti, l’F-22 Raptor, deve ancora avere il battesimo del fuoco. Mentre gli ufficiali dell’Air Force sostengono che l’aereo stealth altamente manovrabile sarebbe stato utile per affrontare i sofisticati di sistemi di difesa aerea e missili terra-aria della Siria. I satelliti spia sono da tempo utilizzati per rintracciare le armi di distruzione di massa. A settembre il National Reconnaissance Office ha annunciato il lancio del suo ultimo satellite spia, di cui non ha fornito alcun dettaglio. I documenti diffusi da Edward Snowden, l’ex agente della National Security Agency, e pubblicati dal Washington Post, rivelano una serie di satelliti top-secret dagli intriganti nomi di Quasar e Intruder. Armi a Microonde ad Alta Potenza possono mettere fuori uso tutti i computer dei comandi e delle infrastrutture di controllo siriani senza causare alcun danno fisico. L’anno scorso, Boeing pubblicò un video del suo Programma High Power Microwave Advanced Missile Project, un missile che essenzialmente brucia i circuiti attraverso l’aumento della tensione elettrica. Nel video, il Champ mette fuori uso una serie di computer. L’Air Force ha condotto per anni studi classificati sulle armi a microonde ad alta potenza, e alcuni sospettano che abbia già a disposizione tali armi.

Le legittime preoccupazioni della Cina
Le ultime prove sui PGS degli Stati Uniti preoccupano la Russia, ma preoccupano di più la Cina perché ha assai meno missili a testata nucleare in grado di raggiungere gli Stati Uniti della Russia, e sistemi antimissile meno efficaci della Russia. Scrivendo sul sito China-U.S. Focus il 22 aprile, il Generale-Maggiore Yunzhu Yao, direttore del China-America Defense Relations dell’Accademia di Scienze Militari della Forze Armate cinesi, ha detto che le preoccupazioni cinesi derivano da due fatti:
– I sistemi di difesa antimissile balistico che gli Stati Uniti e i loro alleati schierano o prevedono di schierare nella regione Asia-Pacifico, potrebbero intercettare le restanti armi nucleari che i cinesi potrebbero lanciare per rappresaglia dopo un attacco alla Cina, quindi, potenzialmente vanificando l’effetto deterrente dell’arsenale nucleare cinese.
– Gli Stati Uniti sviluppano una serie di mezzi di attacco strategico convenzionale. Se distribuiti, potrebbero essere usati per colpire l’arsenale nucleare della Cina.
Hu Yumin, ricercatore presso la China Arms Control and Disarmament Association, ha scritto a gennaio che gli Stati Uniti vogliono coniugare il PGS con le loro tecnologie spaziali e antimissile per “formare un sistema di difesa integrato, in grado di rendere le armi strategiche degli altri Paesi, comprese le armi nucleari, quasi inutile”. Hu chiaramente si riferiva alla Cina, aggiungendo che ciò potrebbe porre un dilemma a questi Paesi: o perderanno la possibilità di lanciare un contrattacco nucleare strategico o che dovrebbero usare le armi nucleari per primi, evitando una devastazione.
È vero, la Russia e la Cina aumentano le spese militari. Il presidente russo Vladimir Putin ha apertamente dichiarato l’intenzione di espandere e migliorare radicalmente l’esercito russo. Vi è una serie di misure da adottare. La Russia ha intrapreso un percorso per rafforzare i militari. Programmi per il riequipaggiamento e una fondamentale riforma delle forze armate vengono adottati e attuati. Alcuni si chiedono se questa politica sia coerente con le realtà internazionali emergenti. Molti lamenti e clamori sono stati sollevati dal sequestro militare degli Stati Uniti e dalle riduzioni per i tagli lineari. Ma gli USA adottano armi rivoluzionarie. La Difesa continua a consumare quasi il 20 per cento del bilancio degli Stati Uniti, più di ogni altra cosa. Tale Paese è il primo a decidere la tendenza mondiale attuale e la sua spesa militare rappresenta ormai poco meno della metà del totale mondiale, oltre il 40%. Altri Stati esprimono una preoccupazione giustificata e hanno ragione nell’adottare una politica militare che risponde a questa realtà.

dati estrapolati dalla rivista della Strategic Culture Foundation.

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