Donne sul ponte di comando:le professionist del mare si raccontano e fanno il punto sulla parità di genere nella Blue Economy

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Il libro “Donne sul ponte di comando” racconta trent’anni di storia e storie delle professioniste del mare (Mursia) per la prima volta, racconta  l’altra metà del mare, quella delle donne che lavorano nel settore dello shipping, del  trading e della logistica

A scriverlo sono le socie di Wista Italy la sezione italiana della Women International Shipping and Trading Association che quest’anno festeggia 30 anni di attività

Fondata a Genova nel 1994 da cinque donne pioniere del cluster marittimo, il libro  ripercorre la lunga rotta delle donne per conquistare il ponte di comando, reale e  metaforico.

«Un libro corale che ϐinalmente dà voce alle professioniste italiane del mare, alle loro  carriere e alle loro storie professionali e vuole illuminare un problema: nel mondo  marittimo siamo molto lontani dalla parità di genere. Per il bene di tutto il sistema Paese  dobbiamo farcene carico» dice Costanza Musso, presidente di WISTA Italy. «Nel  settore marittimo siamo ancora molto lontane dal raggiungimento della parità di  genere: a livello mondiale i marittimi-donne sono solo il 2% su circa 2 milioni di  addetti; le donne che lavorano a terra sono invece il 29%. In Italia la situazione non  è migliore: la percentuale di donne che lavorano nei porti e nei servizi a terra è del  6,7%, migliore la percentuale di donne impegnate nelle Autorità di Sistema Portuale,  46%. Peccato che dal 1994, anno della riforma dei porti, su un centinaio di presidenti  abbiamo avuto solo due donne ai vertici delle Autorità. Non pervenuto invece il dato  delle donne italiane imbarcate come comandanti o ufϐiciali anche se grazie ai dati forniti  dall’Accademia Mercantile sappiamo che nel triennio 2020-2023 le allieve ufϐiciali erano  il 12%. Ma quante di loro hanno poi preso la via del mare?»

La prima presidente Marisa Marciani Vignolo è stata tra le prime broker a sbarcare  a Londra negli anni Sessanta e a smuovere le acque e organizzare il primo nucleo di  professioniste del mare, lo ha fatto con Fulvia Linari, seconda Presidente Wista Italy,  che è stata anche presidente Wista International dal 1996 al 2001. Dopo Linari la  presidenza passa a Alessandra Boccone, Maria Gloria Giani, Daniela Fara, Michela Fucile,  Daniela Aresu, Paola Tongiani e oggi Costanza Musso. Attraverso le testimonianze delle  nove presidenti di Wista Italy che si sono succedute in tre decenni il racconto incrocia  le fatiche e l’impegno per farsi spazio in un settore su cui gravano ancora oggi pregiudizi secolari – primo fra tutti che quelli del mare «non siano lavori per donne» perché erano  tradizionalmente legati alla forza fisica.

Nella seconda parte del volume sono invece le voci delle socie a farsi sentire. Sono donne  che occupano posti apicali: armatrici, imprenditrici, dirigenti, comandanti e ufficiali che si raccontano con un obiettivo, ispirare altre donne a prendere la via  del mare che offre occasioni di lavoro a bordo, nei porti, nella logistica, nelle Forze Armate.

La terza ed ultima parte è dedicata ai numeri del gender gap con un contributo di Greta  Tellarini, docente di diritto marittimo e uno della presidente Musso.

Il libro verrà presentato il 26 settembre 2024 in simultanea in 11 porti italiani dove saranno presenti, insieme alle autorità , le socie Wista Italy che racconteranno  l’associazione e la sua storia cosı̀ come ognuna di loro la vive. Questo è possibile perché  Wista è l’unica associazione del settore che annovera socie in tutti i settori del cluster  marittimo e in tutti i porti italiani, e conta oltre 100 socie. Quindi un vero lavoro di  squadra e di leadership condivisa senza, è il caso di dirlo, “prime donne”, ma tante donne  che hanno deciso di caricarsi sulle spalle il loro pezzo di storia di empowerment e di  condividerlo.

Il libro verrà presentato anche a Monaco al “Monaco Yacht Show” dove numerose  socie si trovano per partecipare a questa importante ϐiera e dove si terrà il 26 settembre  alle 17 una presentazione del libro in concomitanza con gli 11 porti italiani.

“Abbiamo scelto di andare nei porti per due motivi. La prima: le navi e i porti sono il  nostro mondo, la nostra casa e vogliamo che altre donne vi trovino posto. La mancanza  di donne è una perdita di ingegno, di competenze, di diversità di pensiero che fa male a  tutto il sistema. La seconda è che crediamo che sia arrivato il momento di mettere più donne nei posti di comando. In trent’anni abbiamo avuto solo due presidenti di Autorità  donne, ci sono ampi margini di miglioramento” – conclude Costanza Musso – “Interessante evidenziare il contributo degli sponsor dove, oltre a numerose aziende  delle socie e a numerose socie che hanno contribuito a titolo personale, abbiamo avuto  il piacere di avere un importante supporto da Costa Crociere, MSC, Assoporti,  Assiterminal e Assoarmatori che ringraziamo per la fiducia”.

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